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Le 7 Bandiere Arancioni in provincia di Viterbo: i borghi più belli
Le province del Lazio sono costellate da incantevoli borghi medievali, piccoli gioielli culturali in cui il tempo sembra essersi fermato. La provincia di Viterbo fa parte di quello che oggi chiamiamo territorio della Tuscia, una delle zone più affascinanti e ricche di storia dell’intera regione.
Esplorare i territori della Tuscia significa fare un tuffo nel VI secolo a.C.: luogo di insediamento del popolo Etrusco, la zona del Lazio settentrionale pullula di antiche necropoli e palazzi meravigliosi, aree di interesse archeologico e borghi suggestivi della regione che sono arrivati ad ottenere il titolo di Bandiera Arancione. Zaino in spalla, borraccia alla mano e unisciti a Acea Waidy Wow in un viaggio alla scoperta di antiche storie e tradizioni locali, laghi vulcanici e giardini incantati nei 7 borghi Bandiera Arancione in provincia di Viterbo.
Un viaggio tra i borghi più belli della Tuscia Viterbese
Cullata da due catene montuose, i Cimini e i Volsini, la zona di Viterbo veglia su un territorio ricco di meraviglie naturali. Dalle distese specchiate dei laghi Vico e Bolsena alle pennellate di verde che disegnano la pianura della Maremma Laziale, fino ai lunghi tramonti rossi della splendida costa.
Il patrimonio culturale della Tuscia spazia dall’enogastronomia all’architettura, abbracciando storia e archeologia con testimonianze di vita suggestive e paesaggi mozzafiato. Sono 7 i borghi in provincia di Viterbo insigniti dal Touring Club Italiano con il titolo di Bandiera Arancione: un premio all’eccellenza turistica ed esperienziale, luoghi che accolgono l’innovazione e la sostenibilità, mescolandole alla storia.
Le Bandiere Arancioni nel Viterbese
Bolsena (VT)
Al territorio del comune di Bolsena appartiene una tra le meraviglie naturalistiche più apprezzate del centro Italia: l’omonimo lago d’origine vulcanica, che è anche il maggiore in Europa. A livello agroalimentare, l’offerta comprende squisiti piatti a base di pesce di lago come il coregone alla griglia o bollito con salsa.
L’architettura religiosa vanta capolavori come la collegiata di Santa Cristina, dove avvenne il famoso Miracolo del Corpus Domini nel lontano 1263. Il suggestivo Palazzo del Drago è uno degli edifici rinascimentali meglio conservati del Lazio, ricco di sale affrescate che ritraggono le storie di Alessandro Magno, Amore e Psiche, e la leggenda della creazione di Roma.
Bomarzo (VT)
Piccolo gioiello medievale nella zona della Tuscia, Bomarzo ospita il suggestivo Parco dei mostri: anche detto “Villa delle Meraviglie”, è disseminato di statue oniriche ed edifici incantati; perdersi tra i suoi sentieri significa entrare in una dimensione fantastica.
Il caratteristico Palazzo Orsini e le sobrie linee del Duomo dedicato a Santa Maria Assunta in Cielo completano il panorama architettonico e culturale del borgo.
Calcata (VT)
Calcata è la bohème del Viterbese: sorto su una rupe tufacea, il borgo venne abbandonato a causa di crolli dopo la prima guerra mondiale, ma si trasformò in luogo di accoglienza per artisti che cercavano pace e ispirazione.
La folta vegetazione che si attorciglia alle case di tufo rosso di Calcata vecchia lascia costantemente i turisti a bocca aperta, ma non smette di sorprendere gli abitanti. Calcata si trova immersa nel Parco Naturalistico Valle del Treja, testimone di presenze romane ed etrusche.
Caprarola (VT)
Casa di una delle regge Rinascimentali simbolo del manierismo Italiano, Palazzo Farnese, il borgo di Caprarola si è costruito, è cambiato, si è adattato alla presenza di questo capolavoro. Opera dell’architetto Jacopo Barozzi, Villa Farnese divenne la residenza estiva dell’omonima famiglia di Parma. La sua musealizzazione ha trasformato il borgo in un luogo di elevatissimo interesse culturale.
Sul piano enogastronomico, a Caprarola sono anche rinomati i prodotti e dolci a base di nocciole.
Sutri (VT)
A Sutri si trova uno dei simboli dell’antico Lazio: l’originale Anfiteatro Romano, scavato in un enorme banco di tufo. Un mosaico di antico e nuovo che si immerge nel contesto naturalistico del Parco regionale Antichissima Città di Sutri, con resti di cinte murarie, antiche porte e decorazioni medievali.
All’interno del Duomo si trova il Museo del Patrimonium, un percorso che racconta la storia Etrusca e Romana della zona grazie a frammenti di civiltà e arte.
Tuscania (VT)
Il paesaggio pittoresco di Tuscania, circondato da campi di lavanda, rocce di tufo e da una verdissima campagna, è costellato da siti di interesse culturale e archeologico. Dal Museo nazionale tuscanese, alle chiese di S. Maria Maggiore e S. Pietro e al caratteristico duomo dedicato a San Giacomo Maggiore.
Tra i prodotti tipici di Tuscania, spiccano gli oli essenziali e i derivati della lavanda; la classica pasta “lombrichelli” e “diomenguardi”, un dolce tipico a base di cannella e uvetta sultanina.
Vitorchiano (VT)
Vitorchiano si erge tra due corsi d’acqua, sospesa su un banco di tufo. Questo grazioso borgo medievale conserva il fascino del Trecento, con case in peperino raccolte da ben conservate cinte murarie.
Tra i gioielli del borgo, spicca uno dei più importanti archivi di pergamene del 1200, conservato nel palazzo Comunale; degna di menzione anche la chiesa di S. Nicola, ricca di affascinanti affreschi realizzati da artisti locali.